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Visualizzazione dei post da 2016

Ancora Lucretili

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Ancora Monti Lucretili (RM) ... ancora boschi, prati... ancora fruscii di ali, richiami... ancora foglie morte in movimento, vento fresco, cielo terso ed azzurro, sole caldo... ancora bacche rosse, tronchi grigi, foglie verdi, muschi e licheni... ancora silenzi, sentieri solitari, grandi spazi. Di seguito una serie di immagini. Aceri e faggi in un tratto fresco ed umido del bosco - Vicovaro (RM) - 16 dicembre 2016

Lodolaio o Falco pellegrino? oppure cosa?

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Le immagini che seguono sono state scattate il 18 novembre 2016 nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano (RM) . Ritraggono un falco posato su una bocchetta di irrigazione di uno dei tanti campi presenti nell'area protetta. Inizialmente avevo identificato il falco come un giovane Lodolaio ( Falco subbuteo ) , con qualche dubbio che potesse essere un giovane Falco cuculo ( Falco vespertinus ) . Le foto (a partire dalla Foto 1) sono state visionate anche da altri: le persone che hanno espresso un parere sulla sua identificazione, si sono invece orientate in maggioranza verso un giovane Falco pellegrino ( Falco peregrinus ) , evidenziando caratteri distintivi tra cui le grosse dimensioni apparenti, la robustezza dell'esemplare, il cappuccio scuro, i mustacchi marcati e larghi, l'assenza del secondo "dente" dietro il mustacchio, la coda troppo chiara e con barrature apprezzabili. Solo due persone hanno manifestato una propensione a confermare l'i

Incontri più o meno ravvicinati di Sacro e profano

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Il Sacro ( Falco cherrug ) è un uccello rapace con dimensioni simili ad una Poiana ( Buteo buteo ), ma con struttura tipica del genere Falco . Si tratta di una specie politipica (ovvero una specie formata da più popolazioni costituite da individui simili, ma non necessariamente identici fra loro) a distribuzione centroasiatica-pontica. In Italia, lo si incontra come migratore regolare, con movimenti tra settembre-novembre e febbraio-maggio, oppure come svernante regolare anche se apparentemente senza grossi numeri. Le zone di nidificazione più prossime all'Italia si trovano in Ungheria, Repubblica Ceca ed Austria, e rappresentano la porzione più occidentale dell'intero areale di nidificazione della specie. Questo e molto altro si trova scritto nei libri, ma un incontro sul campo con questo splendido falcone si può tradurre in un'esperienza molto emozionante, per chi, naturalmente, è sensibile a certi tipi di emozioni. I miei incontri con questa splendida specie si conc

Lodolaio o pellegrino?

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Le immagini che seguono sono state scattate il 18 novembre 2016 nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano (RM). Ritraggono un falco posato su una bocchetta di irrigazione. Sono state postate per facilitare una discussione sul GRoB! sull'identificazione del dell'individuo raffigurato.

Smeriglio vs Gheppio vs Sparviere

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Una foto in controluce venuta male, dei commenti costruttivi sulla stessa, una discussione sull'identificazione del soggetto ritratto. Foto associata al dato caricato in Ornitho.it

Odonati al Lago Angitola (VV)

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Del Lago Angitola (VV) e dell’avifauna che è possibile osservare presso le sue rive ed acque, si è già detto in un precedente post . L’area naturalmente non è popolata da soli uccelli, ma si possono osservare anche varie specie di mammiferi, rettili ed anfibi. Non mancano gli insetti e tra questi spiccano per dimensioni, agilità e velocità gli Odonati.  Lago Angitola (VV), 24 agosto 2015

Grillai a Matera

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Una visita a Matera permette di osservare alcuni dei suoi abitanti più particolari. Matera e la sua Gravina  Si tratta di falchi migratori, i Grillai ( Falco naumanni ), che giungono qui per nidificare all'inizio della primavera.

Le Cornacchie grigie rioccupano un nido

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Qualcuno forse ricorderà il nido di Cornacchia grigia ( Corvus cornix ), codificato come G_05/15, costruito nella primavera del 2015 su un Acero americano ( Acer negundo sp ) a ridosso di un palazzo nella zona Est della città di Roma (chi vuole rinfrescare la memoria, può vedere qui ). Ebbene, nella primavera del 2016, lo stesso nido è stato rioccupato dalle cornacchie.

La "Marana" Meravigliosa

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Nel dialetto romanesco con il termine "marana" (italianizzato in marrana) vengono indicati i piccoli rivi o anche fossi che si trovano o attraversano il territorio urbano. Spesso, questi corsi d'acqua versano in condizioni molto critiche dal punto di vista ambientale divenendo aree marginali di abbandono di rifiuti di vario genere. Uno sguardo attento anche a questi luoghi può però riservare più di una sorpresa, evidenziando ancora una volta, come la Natura sia in grado di occupare gli spazi rimasti disponibili. E' per esempio il caso di un canale poco profondo, nella periferia sud-occidentale di Roma, che si sviluppa, per circa 350 m, tra una strada e la vicina sede ferroviaria. Una delle rive (quella lato strada) è completamente interessata dall'argine in cemento del canale. L'altra presenta una copertura vegetativa per lo più caratterizzata da rovi. Nel letto del canale cresce un'abbondante vegetazione. Nonostante i rifiuti solidi presenti, l'a

Area umida della Cervelletta

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Durante la mattinata del 22 aprile 2016 , ho trascorso alcune ore nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene in Roma ed in particolare nella zona attorno all'area umida della Cervelletta.  Come recita un pieghevole delle riserva, "si tratta di ciò che rimane di una zona paludosa legata alla presenza di sorgenti alimentate dalla falda idrica dei Colli Albani" con canali "caratterizzati da acque di buona qualità con notevole bioversità". Le premesse non sono state smentite e, tra canali e campi fioriti, è stato possibile registrare interessanti presenze faunistiche. Fioritura primaverile nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene - Roma, 22 aprile 2016

Poiane scure

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Qui di seguito sono presentate le foto di due Poiane ( Buteo buteo ) con parti inferiori molto scure, sono state scattate in tempi diversi, ma sempre nella seconda metà del mese di marzo. Da notare che, in entrambe le osservazioni, il cielo era velato ed il sole alto e ciò potrebbe aver falsato la tonalità degli scatti.

Panorami della Duchessa

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Nell'Appennino centrale, le Montagne della Duchessa costituiscono la naturale prosecuzione laziale dei gruppi abruzzesi del Velino e del Sirente e con questi formano un unico comprensorio montuoso. L'area consente di immergersi in un paesaggio severo ed a tratti selvaggio, ricco di scorci e di ambienti che vanno dalle forre ai pascoli montani, passando per boschi misti, faggete, pareti rocciose e valli modellate dall'azione di remoti ghiacciai. E' altresì presente un suggestivo laghetto di montagna, il Lago delle Duchessa, posto a 1788 m e circondato dalle cime rocciose del Monte Morrone (2.130 m), del Costone (2.239 m) e del Muro Lungo (2.184 m). La Riserva Naturale Montagne della Duchessa preserva questi luoghi, insieme alla loro flora e fauna,  analogamente a quanto succede sul versante abruzzese con il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino. Vari itinerari si snodano all'interno dell'area protetta ed il lago rappresenta, se non una tipica ed a

Ancora due Gabbiani comuni con anelli

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10 gennaio 2016 - Litorale tra Torre San Lorenzo (RM) e Torvaianica (RM) Nel corso di un censimento IWC ( International Waterbird Census ), lungo il suddetto tratto di litorale romano, io e Roberto Lippolis osserviamo un gruppo di Gabbiani comuni ( Larus ridibundus ) che riposa sulla spiaggia non lontano dalla foce di un canale. Tra loro, ci sono due individui marcati con anelli rossi: nonostante la notevole distanza ed il vento che fa vibrare i cannocchiali, riusciamo a leggere, non senza difficoltà, i corrispondenti codici. 

Per non dimenticare, ovvero breve rassegna di nomi dialettali di uccelli francavillesi

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Francavilla Angitola (VV) è un piccolo borgo che sorge in un'area collinare non molto lontano dalla costa tirrenica calabrese. Vorrei ricordare di seguito i nomi dialettali degli uccelli che si utilizzavano (e forse ancora si utilizzano) a Francavilla durante la mia infanzia ed adolescenza. Francavilla Angitola (VV), 14 agosto 2015