La "Marana" Meravigliosa

Nel dialetto romanesco con il termine "marana" (italianizzato in marrana) vengono indicati i piccoli rivi o anche fossi che si trovano o attraversano il territorio urbano. Spesso, questi corsi d'acqua versano in condizioni molto critiche dal punto di vista ambientale divenendo aree marginali di abbandono di rifiuti di vario genere. Uno sguardo attento anche a questi luoghi può però riservare più di una sorpresa, evidenziando ancora una volta, come la Natura sia in grado di occupare gli spazi rimasti disponibili.

E' per esempio il caso di un canale poco profondo, nella periferia sud-occidentale di Roma, che si sviluppa, per circa 350 m, tra una strada e la vicina sede ferroviaria. Una delle rive (quella lato strada) è completamente interessata dall'argine in cemento del canale. L'altra presenta una copertura vegetativa per lo più caratterizzata da rovi. Nel letto del canale cresce un'abbondante vegetazione. Nonostante i rifiuti solidi presenti, l'acqua apparentemente sembra di qualità più che accettabile, è poco profonda, scorre con un buon flusso, probabilmente alimentato da qualche sorgente, ed ospita varie forme di vita tanto che il posto può proprio meritarsi l'appellativo di "marana" meravigliosa.

La "Marana" meravigliosa - Roma, 03 maggio 2016


Gli avvistamenti registrati in quest'area si susseguono e con il passare del tempo sembrano farsi più interessanti.
Il primo è datato 9 luglio del 2004: tra la vegetazione del letto del canale, osservo una Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus) adulta accompagnata da due pulcini. Mi stupisco di questa presenza e quasi mi dispiace pensare a tali uccelli costretti a scegliere un luogo di nidificazione così degradato. Negli anni successivi, noto qualche Nutria (Myocastor coypus), ma niente di particolare. Intanto, il canale è stato interessato da una "pulizia" invasiva, con raschiatura anche del fondo, che lo ha lascito completamente spoglio e privo di vita. Dopo di che, l'abbandono!

Nell'autunno del 2011, osservo in zona prima una confidente Garzetta  (Egretta garzetta) e, successivamente, un Martin pescatore (Alcedo atthis). Guardando con maggiore attenzione nell'acqua noto, in un'area un po' più profonda del canale, la presenza di pesci di specie non identificata. Mentre la permanenza del Martin pescatore e solo temporanea, la Garzetta invece, accompagnata da un altro esemplare, praticamente sverna nel canale e resta una presenza costante degli inverni successivi, tranne quello appena trascorso in cui è stata osservata poche volte.  

A partire dalla fine del 2013, i miei passaggi in zona diventano più frequenti sino ad essere quasi giornalieri, sebbene limitati ai giorni lavorativi. E come spesso succede, più osservi e più emergono sorprese. Ecco quindi che, nella primavera del 2014, è stato possibile accertare nuovamente la nidificazione della Gallinella d'acqua che si è ripetuta anche nel 2015 (con due, forse tre nidiate) ed è in corso anche quest'anno con l'allevamento dei pulcini, probabilmente appartenenti a due nidiate differenti, ma coetanee.

Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus) - Roma, 25 maggio 2015

Ma è ampliando lo spettro di attenzione alle altre forme viventi che sono emersi, in un certo senso, i dati più interessanti.

Nell'acqua nuotano piccoli gamberetti, praticamente trasparenti, di specie non ancora nota (non sono stati mai osservati individui di dimensioni tali da tentare un'identificazione a distanza), anche se potrebbe trattarsi di una specie alloctona.

Tra gli anfibi, la presenza in primavera di rane verdi - Rane esculente o Rane di Lessona (Pelophylax kl. esculentus / lessonae) - non era certo passata inosservata, anche se inizialmente erano più abbondanti  rispetto a quest'ultimi anni.

Rane esculente o Rane di Lessona (Pelophylax kl. esculentus / lessonae) - Roma, 29 marzo 2016

Tra i rettili, la specie più abbondante è sicuramente la Lucertola muraiola (Podarcis muralis) che si osserva facilmente sull'argine del canale, ma non mancano i serpenti. In ordine cronologico, la prima specie osservata è stata, nel 2014, la Natrice dal collare (Natrix natrix) seguita, quest'anno, dalla Natrice tessellata (Natrix tessellata): di entrambe sono stati osservati anche più individui diversi, sia adulti che immaturi. E' inoltre possibile osservare anche il Geco comune (Tarentola mauritanica). Non manca l'alieno, in questo caso rappresentato, per fortuna, da un singolo individuo di Testuggine palustre dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans). Si consideri che la lucertola muraiola e la Natrice tessellata sono due specie di rettili inserite nell'Allegato IV della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” come specie animali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa.

Lucertola muraiola (Podarcis muralis), maschio adulto - Roma, 29 marzo 2016


Natrice dal collare (Natrix natrix), giovane - Roma, 01 giugno 2015


Natrice tessellata (Natrix tessellata), giovane - Roma, 03 maggio 2016 


Geco comune (Tarentola mauritanica), adulto - Roma, 2 maggio 2016


Testuggine palustre dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans) - Roma, 15 settembre 2015

Tra i pesci, è stato possibile documentare la presenza della Rovella (Rutilus rubilio), una specie inserita nell'Allegato II della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” come specie d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione, più altri probabili Ciprinidi di maggior dimensioni, probabilmente il Triotto (Rutinus erythrophthalmus) e il Cavedano (Leuciscus cephalus). Questo ultimo, forse presente con alcuni individui di dimensioni più del doppio rispetto alle due specie su indicate. Tutti questi pesci sono praticamente scomparsi nell'agosto del 2015: delle centinaia di pesci, di tutte le età prima presenti, non ne è rimasto nessuno. E' impossibile non sospettare l'intervento umano in questa scomparsa che è durata mesi. La sporadica presenza delle Garzetta l'inverno scorso, probabilmente, è proprio da associare all'assenza di questa riserva alimentare. Solo il mese scorso è stato possibile rivedere prima una singola Rovella, poi due e contemporaneamente alcuni gruppi di avannotti non ancora identificati. Il canale è, probabilmente, anche area di accrescimento dell'Anguilla (Anguilla anguilla) osservata nel tempo più volte con uno o due individui contemporaneamente. 

Probabile Triotto (Rutinus erythrophthalmus) - Roma, 20 aprile 2015


Anguilla (Anguilla anguilla) - Roma, 30 marzo 2016


Rovella (Rutilus rubilio), maschio in abito - Roma, 14 aprile 2016


Probabile Cavedano (Leuciscus cephalus) - Roma, 20 aprile 2015

Passando agli Odonati, da circa un anno, sono state osservate almeno nove differenti specie che quasi certamente si riproducono tutte nel canale:

  • Splendente culviola (Calopteryx haemorrhoidalis)
  • Azzurrina di Mercurio (Coenagrion mercuriale)
  • Codazzurra comune (Ischnura elegans)
  • Zampalarga comune (Platycnemis pennipes)
  • Frecciarossa (Crocothemis erythraea)
  • Libellula frontenera (Libellula fulva)
  • Frecciazzurra celeste (Orthetrum brunneum)
  • Frecciazzurra minore (Orthetrum coerulescens)
  • Cardinale striato (Sympetrum striolatum).
Tale elenco non è certo esaustivo: è sicuramente presente anche una specie del genere Lestes (probabilmente la viridis) ed altri Anisopteri di grossa taglia intravisti, ma non ancora osservati con la necessaria dovizia di particolari.
Anche Coenagrion mercuriale è una specie inserita nell'Allegato II della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” come specie d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione. E' stata la segnalazione di quest'ultima specie sulla piattaforma Ornitho.it ad attrarre l'attenzione della Direzione Ambiente della Regione Lazio su questo corso d'acqua.

Splendente culviola (Calopteryx haemorrhoidalis), femmina - Roma, 15 ottobre 2015


Zampalarga comune (Platycnemis pennipes), maschio - Roma, 01 giugno 2015


Azzurrina di Mercurio (Coenagrion mercuriale), coppia in tandem - Roma, 30 marzo 2016


Azzurrina di Mercurio (Coenagrion mercuriale), maschio adulto - Roma, 13 aprile 2016


Codazzurra comune (Ischnura elegans), coppia in tandem - Roma, 29 marzo 2016


Frecciarossa (Crocothemis erythraea), maschio adulto - Roma, 1 giugno 2015


Libellula frontenera (Libellula fulva) - Maschio immaturo - Roma, 16 aprile 2016


Frecciazzurra minore (Orthetrum coerulescens), maschio adulto - Roma, 14 aprile 2016


Frecciazzurra celeste (Orthetrum brunneum), maschio adulto - Roma, 25 ottobre 2015


Cardinale striato (Sympetrum striolatum), maschio adulto - Roma, 15 ottobre 2015


Ritornando agli uccelli, tra la vegetazione attorno al canale si riproduce il Merlo (Turdus merula) e probabilmente anche l'Usignolo di fiume (Cettia cetti) e l'Occhiocotto (Sylvia melanocephala). Inoltre, nelle immediate vicinanze sono state osservate anche le seguenti specie, da aggiungere a quelle già citate anche se, in molto casi, la loro presenza non è prettamente legata al canale stesso.

Occhiocotto (Sylvia melanocephala), maschio al 2° anno - Roma, 29 marzo 2016

Germano reale (Anas platyrhynchos)
Fagiano comune (Phasianus colchicus)
Cormorano (Phalacrocorax carbo)
Nitticora (Nycticorax nycticorax)
Airone bianco maggiore (Casmerodius albus [Egretta alba])
Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)
Nibbio bruno (Milvus migrans)
Biancone (Circaetus gallicus)
Falco di palude (Circus aeruginosus)
Sparviere (Accipiter nisus)
Poiana (Buteo buteo)
Aquila minore (Aquila pennata [Hieraaetus pennatus])
Grillaio (Falco naumanni)
Gheppio (Falco tinnunculus)
Falco pellegrino (Falco peregrinus)
Porciglione (Rallus aquaticus)
Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus [Larus ridibundus])
Gabbiano reale (Larus michahellis)
Piccione domestico (Columba livia f. domestica)
Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
Tortora selvatica (Streptopelia turtur)
Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri)
Parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus)
Rondone comune (Apus apus)
Gruccione (Merops apiaster)
Upupa (Upupa epops)
Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
Picchio rosso minore (Dendrocopos minor)
Rondine (Hirundo rustica)
Balestruccio (Delichon urbicum)
Ballerina gialla (Motacilla cinerea)
Ballerina bianca (Motacilla alba)
Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
Pettirosso (Erithacus rubecula)
Usignolo (Luscinia megarhynchos)
Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
Beccamoschino (Cisticola juncidis)
Capinera (Sylvia atricapilla)
Luì verde (Phylloscopus sibilatrix)
Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
Fiorrancino (Regulus ignicapilla)
Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
Cinciarella (Cyanistes caeruleus [Parus caeruleus])
Cinciallegra (Parus major)
Rampichino comune (Certhia brachydactyla)
Pendolino (Remiz pendulinus)
Taccola (Corvus monedula)
Cornacchia grigia (Corvus cornix)
Storno (Sturnus vulgaris)
Passera d'Italia (Passer italiae [Passer d. italiae])
Passera mattugia (Passer montanus)
Verzellino (Serinus serinus)
Verdone (Carduelis chloris)
Cardellino (Carduelis carduelis)

La speranza è che tutte queste segnalazioni contribuiscano ad una maggiore attenzione sull'intera area anche solo per evitare interventi invasivi sul canale (come quello citato) ed azioni illegali che compromettano questo piccolo ecosistema.

Nibbio bruno (Milvus migrans) - Roma 20 aprile 2015


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