Circeo invernale

Il Parco Nazionale del Circeo è uno dei parchi nazionali storici italiani e, nonostante la pressione antropica, protegge una vasta gamma di ambienti, dalle dune costiere alle pareti rocciose, dagli ampi laghi alle paludi, alla foresta planiziale.
Durante l'inverno, i birdwatcher frequentano soprattutto le aree umide costiere che si popolano di migliaia di uccelli, appartenenti a più di cento specie differenti, che qui trovano rifugio e cibo per superare l'inverno. Anatre, cormorani, aironi, limicoli e rapaci diurni sono i più appariscenti a cui si accompagnano i più piccoli passeriformi.

Ambiente tipico - Latina (LT), 8 dicembre 2007

Tra gli anatidi, i contingenti più numerosi sono costituiti da Fischioni (Anas penelope) ed Alzavole (Anas crecca), Moriglioni (Aythya ferina) e Germani reali (Anas platyrhynchos) seguiti, con numeri apparentemente più bassi, da Mestoloni (Anas clypeata), Canapiglie (Anas strepera), Codoni (Anas acuta). Non mancano le Volpoche (Tadorna tadorna) e gli Smerghi minori (Mergus serrator) e, più raramente, le Morette tabaccate (Aythya nyroca); può succedere di incontrare qualche individuo di Moretta (Aythya fuligula), di Moretta codona (Clangula hyemalis) e di Pesciaiola (Mergellus albellus).

Moriglione (Aythya ferina), maschio - Latina (LT), 24 gennaio 2015

Moriglioni (Aythya ferina), femmina e maschio - Latina (LT), 24 gennaio 2015

Alzavola (Anas crecca), maschi - Sabaudia (LT), 31 gennaio 2016

Codoni (Anas acuta), femmina e due maschi - Sabaudia (LT), 29 dicembre 2016

Moretta codona (Clangula hyemalis), maschio - Sabaudia (LT), 29 dicembre 2013

Non mancano le oche rappresentate soprattutto da Oca selvatica (Anser anser), qualche Oca lombardella (Anser albifrons), con presenze più numerose in caso di inverni particolarmente rigidi e, in qualche occasione, accompagnate da specie più rare come l'Oca del Canada (Branta canadensis). 
Presente il Cigno reale (Cygnus olor).

Oca selvatica (Anser anser) - Sabaudia (LT), 22 gennaio 2017

Concitate e spettacolari, per numero di individui partecipanti, sono le pesche collettive dei Cormorani (Phalacrocorax carbo), che spesso si possono osservare nei laghi del parco: centinaia di individui formano una sorta di barriera che avanza, soprattutto sotto il livello dell'acqua, spingendo i pesci verso una riva. A queste pesche partecipano anche gli aironi che raggiungono le sponde, o comunque le acque più basse, verso cui sono spinti i pesci, per approfittare della loro concentrazione. Sono soprattutto Aironi cenerini (Ardea cinerea), Aironi bianchi maggiori (Casmerodius albus [Egretta alba]) e Garzette (Egretta garzetta).

Cormorano (Phalacrocorax carbo) - Sabaudia (LT), 29 dicembre 2016

Cormorano (Phalacrocorax carbo) - Sabaudia (LT), 24 gennaio 2015

Airone bianco maggiore (Casmerodius albus [Egretta alba]) - Sabaudia (LT), 24 gennaio 2015

Garzette (Egretta garzetta) - Latina (LT), 17 ottobre 2014

Altri ardeidi presenti sono gli Aironi guardabuoi (Bubulcus ibis) che spesso accompagnano gli animali al pascolo, le Nitticore (Nycticorax nycticorax) ed i Tarabusi (Botaurus stellaris).

I rapaci diurni più comunemente visibili in inverno sono il Falco di palude (Circus aeruginosus), la Poiana (Buteo buteo), il Gheppio (Falco tinnunculus), il Falco pellegrino (Falco peregrinus), l'Albanella reale (Circus cyaneus) e, negli ultimi anni, l'Aquila minore (Aquila pennata [Hieraaetus pennatus]). 

Falco di palude (Circus aeruginosus), maschio - Latina (LT), 24 gennaio 2015

Aquila minore (Aquila pennata [Hieraaetus pennatus]), morfismo scuro - Sabaudia (LT), 29 dicembre 2016

Poiana (Buteo buteo), 'mobbata' da due Cornacchie grigie (Corvus cornix) - Latina (LT), 29 dicembre 2016

Tra i limicoli, i gruppi apparentemente più consistenti sembrano costituiti dal Piovanello pancianera (Calidris alpina), dalla Pavoncella (Vanellus vanellus), dal Piviere dorato (Pluvialis apricaria) e dal Chiurlo maggiore (Numenius arquata). Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos), Beccaccino (Gallinago gallinago), Pivieressa (Pluvialis squatarola), Pettegola (Tringa totanus), Pantana (Tringa nebularia) e Gambecchio comune (Calidris minuta) sembrano meno presenti, ma tale impressione potrebbe anche derivare dalla loro abitudine di distribuirsi sul territorio. A queste specie si può aggiungere anche qualche presenza invernale di Avocetta (Recurvirostra avosetta), Corriere piccolo (Charadrius dubius), Piovanello maggiore (Calidris canutus), Piovanello comune (Calidris ferruginea), Combattente (Philomachus pugnax), Frullino (Lymnocryptes minimus), Pittima minore (Limosa lapponica), Totano moro (Tringa erythropus) e Voltapietre (Arenaria interpres).

Pantana (Tringa nebularia) - Sabaudia (LT), 31 gennaio 2016

Piviere dorato (Pluvialis apricaria - Latina (LT), 24 gennaio 2015

Avocetta (Recurvirostra avosetta) - Sabaudia (LT), 29 dicembre 2016

Chiurlo maggiore (Numenius arquata)  - Latina (LT), 29 dicembre 2016

Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos) - Latina (LT), 29 dicembre 2016

Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos) - Sabaudia (LT), 24 gennaio 2015

La presenza invernale della Spatola (Platalea leucorodia) non è un evento raro; il Fenicottero (Phoenicopterus roseus) si osserva sovente con una quindicina di individui. A volte è presente qualche Gru (Grus grus).

 Spatola (Platalea leucorodia) - Sabaudia (LT), 24 gennaio 2015

Molto numeroso è il contingente svernante di Folaga (Fulica atra) a cui si aggiungono le Gallinelle d'acqua (Gallinula chloropus) ed i timidi, quanto rumorosi, Porciglioni (Rallus aquaticus).

Folaga (Fulica atra) - Latina (LT), 17 ottobre 2014

Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus) - Latina (LT), 17 ottobre 2014

Facilmente osservabili e presenti con buoni numeri sono lo Svasso maggiore (Podiceps cristatus) e lo Svasso piccolo (Podiceps nigricollis), più riservato il Tuffetto (Tachybaptus ruficollis), raro lo Svasso cornuto (Podiceps auritus).

Svasso piccolo (Podiceps nigricollis) - Latina (LT), 17 ottobre 2014

Affacciandosi sul mare, è possibile osservare la Strolaga mezzana (Gavia arctica), la Berta maggiore (Calonectris diomedea), la Berta minore (Puffinus yelkouan) e la Sula (Morus bassanus [Sula bassana]).

Tra i gabbiani, si osservano facilmente il Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus [Larus ridibundus]) ed il Gabbiano reale (Larus michahellis); tra le sterne, il Beccapesci (Sterna sandvicensis).

Di altro, il coloratissimo e veloce Martin pescatore (Alcedo atthis), la Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) ed il Colombaccio (Columba palumbus) e, per i picidi, il Picchio verde (Picus viridis), il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) ed il Picchio rosso minore (Dendrocopos minor).

Tra i passeriformi si osservano abbastanza facilmente sui campi, anche umidi, la Cappellaccia (Galerida cristata), l'Allodola (Alauda arvensis), la Pispola (Anthus pratensis), lo Spioncello (Anthus spinoletta), la Ballerina gialla (Motacilla cinerea), la Ballerina bianca (Motacilla alba), il Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), il Beccamoschino (Cisticola juncidis),  il Saltimpalo (Saxicola torquatus) ed ancora, in cerca di semi, il Verzellino (Serinus serinus), il Verdone (Carduelis chloris), il Cardellino (Carduelis carduelis), il Lucherino (Carduelis spinus), il Fanello (Carduelis cannabina), lo Zigolo nero (Emberiza cirlus).

Beccamoschino (Cisticola juncidis) - Latina (LT), 29 dicembre 2016

Saltimpalo (Saxicola torquatus) - Sabaudia (LT), 29 dicembre 2016

In ambienti cespugliati, si contattano lo Scricciolo (Troglodytes troglodytes), la Passera scopaiola (Prunella modularis), il Tordo bottaccio (Turdus philomelos), l'Occhiocotto (Sylvia melanocephala).

Nei canneti, il più raro Pettazzurro (Luscinia svecica), l'Usignolo di fiume (Cettia cetti), il Pendolino (Remiz pendulinus) ed il Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus).
Tra la macchia mediterranea sempreverde, il Regolo (Regulus regulus) ed il Fiorrancino (Regulus ignicapilla)

Fiorrancino (Regulus ignicapilla) - Sabaudia (LT), 29 dicembre 2016

In ambienti misti con alberi, il Codibugnolo (Aegithalos caudatus), la Cinciarella (Cyanistes caeruleus [Parus caeruleus]), la Cinciallegra (Parus major), il Rampichino comune (Certhia brachydactyla).
Un po' ovunque, il Luì piccolo (Phylloscopus collybita), la Cornacchia grigia (Corvus cornix), lo Storno (Sturnus vulgaris), il Fringuello (Fringilla coelebs), il Pettirosso (Erithacus rubecula), il Merlo (Turdus merula). Presso manufatti ed edifici, la Passera d'Italia (Passer italiae [Passer d. italiae]), la Passera mattugia (Passer montanus)la Gazza (Pica pica), la Taccola (Corvus monedula).

Tanti uccelli non possono che attirare l'interesse dei predatori, anche terrestri: non è difficile incontrare delle Volpi (Vulpes vulpes) che all'imbrunire si aggirano attorno ai laghi.
Tra i mammiferi, in inverno, è anche facile scorgere il Cinghiale (Sus scrofa) e la Nutria (Myocastor coypus).

Volpe (Vulpes vulpes) - Latina (LT), 29 dicembre 2016

Dall'elenco delle specie citate, che è ben lontano dall'essere esaustivo, si comprende facilmente l'importanza che questi luoghi hanno per lo svernamento degli uccelli; importanza che si conferma anche durante i passi e la nidificazione. Tenere a bada gli appetiti umani per conciliarli con la salvaguardia di questi ecosistemi è una sfida continua che si dovrebbe affrontare con responsabilità.

Latina (LT), 29 dicembre 2016
........

Commenti

Post popolari in questo blog

A Buffa e u Lehandru, tra bocca larga e pallone gonfiato

Cronaca di una nidificazione di Cornacchia grigia

Lucierti e luciertuni, sierpi e salamidi

Lungo la valle del Fiume Aniene

Le Cornacchie grigie rioccupano un nido

La "Marana" Meravigliosa

La migrazione dei Nibbi bruni a Francavilla Angitola

Passeggiate invernali in Caffarella: come immergersi in uno straordinario ordinario