Atmosfere autunnali tra Simbruini e Cantari

Il Parco Naturale Regionale Monti Simbruini preserva, dagli inizi degli anni '80 del secolo scorso, una consistente fascia montana laziale lungo il confine regionale con l'Abruzzo. Si tratta di strutture orografiche che lambiscono e facilmente superano i 2.000 m di altezza, in particolare intorno al Monte Viglio (2.156 m), cima appartenente ai Monti Càntari.

Un mantello bruno di faggi avvolge le spalle nude dei Monti Càntari all'approssimarsi del fresco serale - Filettino (FR), 1 novembre 2017

L'elevata escursione altimetrica e la natura carsica del territorio, favoriscono la presenza di habitat notevolmente diversi: dalle praterie di alta quota, soggette anche a notevole innevamento durante l'inverno, ma secche ed assolate d'estate, alle profonde ed umide forre fluviali ricche di acque alimentate da formidabili sorgenti. In mezzo, splendide faggete, caratterizzate anche da piante mature, che lambiscono ampi pianori carsici, pendii assolati ammantati di boschi misti a latifoglie tra cui aceri, querce e castagni. In un ambiente così vario, ogni stagione ha il suo peculiare fascino: l'autunno, per esempio, è spesso caratterizzato da silenzi e colori caldi in cui si muovono animali che si preparano ad affrontare i rigori invernali. 

Faggeta sommitale, sullo sfondo i versanti meridionali del Velino e del Sirente - Vallepietra (RM), 15 ottobre 2017

La profonda vallata a monte di Vallepietra (RM), con il Monte Tarino (1.961 m) e, in fondo, il Viglio (2.146 m) - Vallepietra (RM), 15 ottobre 2017

Attraversando le faggete cariche di tonalità rosse e gialle, non è difficile incontrare la Cincia bigia (Poecile palustris [Parus palustris]), la Cincia mora (Periparus ater [Parus ater]), la Cinciarella (Cyanistes caeruleus [Parus caeruleus]), la Cinciallegra (Parus major), il Regolo (Regulus regulus), il Codibugnolo (Aegithalos caudatus), il Picchio muratore (Sitta europaea), la Ghiandaia (Garrulus glandarius), il Fringuello (Fringilla coelebs), il Pettirosso (Erithacus rubecula) ed il Picchio verde (Picus viridis). 

Una Cincia bigia (Poecile palustris [Parus palustris]) emerge dallo sfondo rosso di bosco - Subiaco, 15 ottobre 2017

Un Fringuello (Fringilla coelebs) si atteggia a 'piagliamosche' per integrare proteine nella dieta  - Subiaco, 15 ottobre 2017

Più elusivi, ma comunque visibili, possono essere il Rampichino alpestre (Certhia familiaris), il Frosone (Coccothraustes coccothraustes), il Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula), il Lucherino (Carduelis spinus) il Picchio dalmatino (Dendrocopos leucotos) e lo Sparviere (Accipiter nisus).  

Un Picchio dalmatino (ssp. lilfordi) (Dendrocopos leucotos lilfordi) esplora i grigi rami di un faggio - Filettino (FR), 1 novembre 2017

Picchio dalmatino (ssp. lilfordi) (Dendrocopos leucotos lilfordi) femmina - Filettino (FR), 1 novembre 2017

Rampichino alpestre (Certhia familiaris) - Subiaco, 18 dicembre 2015

Sui pianori e le praterie, si possono incontrare ancora numerosi Codirossi spazzacamino (Phoenicurus ochruros) e Fanelli (Carduelis cannabina), qualche Spioncello (Anthus spinoletta) ed Allodola (Alauda arvensis) che lasceranno questi luoghi all'arrivo del gelo e soprattutto delle prime nevicate.

Una sterrata taglia un'ampia radura prima di scomparire nella faggeta - Subiaco, 15 ottobre 2017

Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros) - Vallepietra (RM), 15 ottobre 2017

Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros) - Filettino (FR), 1 novembre 2017

Sulle aree aperte e rocciose e presso le pareti, si possono osservare i movimenti dei Sordoni (Prunella collaris) e dei Fringuelli alpini (Montifringilla nivalis) mentre incominciano a giungere turdidi migratori tra cui Cesene (Turdus pilaris) e Merli dal collare (Turdus torquatus) che si aggiungono alle locali Tordele (Turdus viscivorus).

Faggio - Filettino (FR), 1 novembre 2017
Pareti e vallate - Filettino (FR), 1 novembre 2017



Merlo dal collare alpino (Turdus torquatus alpestris) - Filettino (FR), 1 novembre 2017




Lungo le creste volano i Corvi imperiali (Corvus corax), i Gracchi corallini (Pyrrhocorax pyrrhocorax) qualche Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus) a volte accompagnati da Gheppi (Falco tinnunculus) e Poiane (Buteo buteo) che permangono in quota per approfittare della presenza dei roditori impegnati ad accumulare utili grassi per l'inverno.

Gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax) - Filettino (FR), 1 novembre 2017

Può succedere di contattare anche qualche presenza  inaspettata, come per esempio un Nibbio bruno (Milvus migrans) ad inizio novembre, quando la maggior parte dei suoi conspecifici si trovano a Sud del Sahara già da qualche mese.

Nibbio bruno (Milvus migrans) -  Filettino (FR), 1 novembre 2017

Nibbio bruno (Milvus migrans) -  Filettino (FR), 1 novembre 2017

Con il calar del sole, è ancora il bosco che può stupire con lo scatto rumoroso di un veloce Cervo (Cervus elaphus) o con un imperioso fungo che domina lo strato di humus e foglie morte che gli ha dato vigore e forza.

Cervo (Cervus elaphus) - Subiaco, 15 ottobre 2017

Mazza di tamburo (Macrolepiota procera) - Subiaco, 15 ottobre 2017

Col l'avanzare delle ombre, si accendono le vette lontane ed incombenti sulle vallate ombrose e scure, sempre più silenziose. 

La vetta del Monte Viglio (2.156 m), protetta da Monte Gendarme (2.113 m), sovrasta una conca glaciale - Filettino (FR), 1 novembre 2017


Un territorio da preservare, dove è ancora possibile trovare Natura indomita, di fronte cui meravigliarsi, ed atmosfere che possono invitare alle più profonde riflessioni.

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